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    Napoli, mostra “Sardegna Isola Megalitica”, in vetrina il patrimonio archeologico sardo

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    “Con l’esposizione nel prestigioso Museo napoletano, la mostra internazionale ‘Sardegna Isola Megalitica’ arriva alla quarta e ultima tappa. Un lungo cammino, iniziato il 30 giugno dello scorso anno, in alcuni dei più importanti musei europei che ha messo in vetrina il patrimonio archeologico della Sardegna, meritevole di valorizzazione e di promozione, essendo in grado di evidenziare l’unicità della storia e della dimensione culturale dell’Isola”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, in occasione della conferenza stampa di presentazione di “Sardegna Isola Megalitica – Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo” nell’Auditorium del Museo Mann di Napoli, dove resterà fino all’11 settembre 2022. Sono intervenuti anche Paolo Giulierini, direttore del Museo Mann, Luana Toniolo, direttrice regionale Musei della Sardegna, e Francesco Muscolino, direttore del Museo Archeologico di Cagliari.

    Dopo la prima tappa nel Museo per la Preistoria e Protostoria di Berlino (dal 30 giugno al 3 ottobre 2021), la Mostra si era trasferita nel Museo Ermitage di San Pietroburgo (dal 19 ottobre 2021 al 16 gennaio 2022), quindi nel Museo Archeologico nazionale di Salonicco (dall’11 febbraio al 15 maggio 2022).  “Sardegna Isola Megalitica”, finanziata coi fondi Por Fesr Sardegna 2014-2020, è promossa dalla Regione Sardegna con il Museo Archeologico di Cagliari e la direzione regionale Musei della Sardegna, con il patrocinio dei Ministeri della Cultura e degli Affari esteri, la collaborazione della Fondazione di Sardegna e il coordinamento generale di Villaggio globale international.

    Tra i protagonisti della mostra, un Gigante di Mont ‘e Prama: un pugilatore di 190 centimetri di altezza e 300 chili di peso, rinvenuto a Cabras in frammenti tra il 1975 e il 1979, ‘in prestito’ dal Museo Archeologico di Cagliari: “La presenza del Gigante è stato un valore aggiunto dal valore inestimabile – ha ricordato l’assessore Chessa – E’ una delle tante affascinanti sculture ritrovate, mai prestate finora, cha ha lasciato eccezionalmente il Museo cagliaritano, in perfetta sicurezza grazie ad una ditta specializzata, per essere ammirata dai visitatori dei quattro musei. I reperti selezionati per la Mostra dalle collezioni dei musei sardi hanno confermato l’alto rilievo culturale e l’alto profilo scientifico dell’evento”.

    “Oltre ai successi di pubblico a Berlino, San Pietroburgo e Salonicco, con oltre 245mila visitatori, l’esposizione ha ricevuto anche la ‘Medaglia del Presidente della Repubblica’ – ha aggiunto l’assessore Chessa – Un meritato riconoscimento per il valore di questo evento straordinario, fortemente voluto dalla Regione, che ha garantito, e continuerà a garantire un concreto ritorno di immagine e una visibilità internazionale alla Sardegna, ai suoi musei e ai suoi beni archeologici, presentandola come un punto di riferimento di valenza culturale. Un’Isola che, oltre ai beni ambientali e paesaggistici, può proporsi come meta di turismo culturale grazie agli elementi originali che la caratterizzano. Considerando le presenze che quotidianamente si registrano nel Museo napoletano, siamo certi di chiudere il ciclo della Mostra con oltre 400mila presenze, confermando l’importanza di manifestazioni come questa nell’ambito di un più vasto progetto di inserimento della Sardegna nel mercato mondiale del turismo culturale”.

    Durante la conferenza stampa, sono state lette le parole di saluto inviate dalla direttrice del Museo di Salonicco, Angeliki Koukouvou, che ha sottolineato come la Mostra abbia “incantato visitatori greci e stranieri”, svelando “un mondo pieno di sfide, mistero e profumo mediterraneo” e aggiungendo che “i monumenti megalitici, le domus de janas, le tombe dei Giganti, gli enigmatici nuraghi e i monumentali guerrieri di pietra hanno costituito le stazioni di un percorso che ha catturato i nostri sensi e rubato il nostro cuore”

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