“Attraverso la vita di due figure importanti come le levatrici Clelia e Lavinia Degli Agostini, che da Padova hanno raggiunto la Sardegna abbiamo la possibilità di ricostruire anche uno spaccato della storia di Cagliari e Pirri negli anni del dopoguerra”.
Ha avuto un taglio marcatamente storico-culturale l’iniziativa ideata dall’Associazione “Pirri: antiche storie del mio paese”
Un convegno dal titolo “Le levatrici Clelia e Lavinia (Ines) Degli Agostini, da Albignasego a Pirri. Due grandi donne del Novecento italiano” e la mostra “Is Giogus Antigus (Gli antichi giochi)” hanno consentito a tutti gli interessati di avere uno spaccato molto attento sulla vita a Pirri e Monserrato nel dopoguerra.
“Molto interessante la storia delle due levatrici – ha proseguito l’Assessora Picciau – che si sono trasferite nel centro Sardegna prima, per poi arrivare a Pirri nel 1951. Con la loro attività hanno contribuito alla nascita di migliaia di bambini e per questo sono molto conosciute. E partendo dalle loro storie, possiamo ricostruire e rivivere la storia di Pirri e farla conoscere agli attuali abitanti della Municipalità”.
L’organizzazione è stata curata dall’Associazione culturale “Pirri: antiche storie del mio paese”.
“Le due signore hanno fatto nascere seimila bambini a Monserrato e ben quattordicimila a Pirri quindi rappresentano una realtà storica preziosa per le nostre comunità. E grazie a loro abbiamo anche potuto approfondire la parte sia storica che scientifica parlando dei problemi legati alle nascite a partire dai loro anni, per arrivare ai giorni nostri”.
Allestite e visitabili per tutto il mese di novembre, anche le due mostre fotografiche sulle sorelle levatrici e sui giochi antichi che sono ospitate presso la sede operativa dell’Associazione Culturale “Pirri: Antiche storie del mio paese” in via Risorgimento 25.