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    Suelli, domenica torna “Saboris Antigus”

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    Si scrive Suelli e si traduce in suggestivo borgo nel cuore della Trexenta, a 50 km da Cagliari, con poco più di 1100 abitanti, custodi privilegiati di antiche tradizioni legate alla fede religiosa, alla cucina, alla coltivazione del grano, alla storia e alla archeologia. Tutti ingredienti perfetti che saranno la base della ricetta del programma di Saboris Antigus, al suo quinto appuntamento per questa edizione numero 9, domenica 4 dicembre.

    Il programma (in chiusura di comunicato e allegato*) prevede la formula dei laboratori per adulti e bambini, le degustazioni dei piatti tipici del posto e della loro preparazione-lavorazione, la passeggiata per le vie del centro storico alla scoperta delle case, dei portali, delle chiese e l’accesso alle mostre: il presepe, l’arte sacra, il Cammino di San Giorgio Vescovo di Suelli, e molto altro ancora.

    Tutto a Suelli racconta al visitatore della sua storia: antica sede vescovile e luogo di fede. Di recente, nel 2020, avvalendosi della forma artistica del murale, Gisella Mura ha realizzato un’opera che raffigura i miracoli attribuiti a San Giorgio, il vescovo di Suelli.

    Il Santuario di San Giorgio Vescovo, databile tra l’XI e il XII secolo, è accanto alla chiesa di San Pietro Apostolo, antica cattedrale del paese. Si nota immediatamente il contrasto tra la semplicità della facciata e la ricchezza degli arredi sacri all’interno: qui, infatti, sono custoditi l’altare in legno policromo e un pregiato retablo del XVII secolo nel quale sono raffigurati episodi della vita del santo. Durante il restauro del santuario, che ha portato alla luce tre stati di pavimentazione, sono stati rinvenuti anche dei frammenti di ossa conservati in un’urna: ovvero le reliquie del vescovo di Suelli. Mentre la cavalletta in argento, per chi non lo sapesse, simboleggia uno dei miracoli attribuiti a San Giorgio, che sarebbe intervenuto per sconfiggere un’invasione appunto di cavallette.

    Esiste inoltre la leggenda della fonte di San Giorgio, la quale narra che verso la data dell’anno 1000, una terribile siccità aveva colpito Suelli e l’intera Sardegna. Secondo la leggenda, San Giorgio Vescovo, che si trovava nelle campagne limitrofe, avrebbe spronato il suo cavallo a battere il suolo con lo zoccolo: dal solco aveva iniziato a zampillare dell’acqua freschissima. Da quel momento l’acqua non ha mai smesso di sgorgare dalla fonte, neppure nei periodi di siccità più intensa. Una statua di San Giorgio è custodita nella piccola cappella eretta vicino alla fonte in memoria del suo miracolo.

    Il nuraghe Piscu, capolavoro dell’architettura nuragica. Nel territorio di Suelli si contano circa 15 nuraghi, tra i quali troneggia per bellezza e imponenza il nuraghe Piscu: monumento-simbolo della civiltà nuragica in Trexenta, recentemente oggetto di nuovi scavi, di studio e della pubblicazione di un volume, che è stato presentato anche in occasione del Salone dell’archeologia il
    TOURISMA a Firenze 2021: Il nuraghe Piscu di Suelli tra archeologia e nuove tecnologie, di E. Gabrielli, E. Scopinaro, A. Angellini. Nel volume sono confluiti i risultati dell’applicazione di metodologie e tecnologie digitali all’importante sito nuragico di Suelli, realizzate dai ricercatori del CNR. L’obiettivo è custodire, valorizzare e promuovere, l’identità dei luoghi: partendo dal neolitico con la necropoli di Pranu Siara, si passa per la valle dei nuraghi da PISCU e si prosegue con la necropoli di Ruin’e figu e infine, attraverso un suggestivo excursus nel primo secolo dell’anno mille quando Suelli divenne sede di diocesi con San Giorgio Vescovo di Suelli, e mantenne quel titolo per quasi cinquecento anni. E ancora, sono inclusi il Parco dei Santi Cosma e Damiano – con la chiesa edificata su un sito archeologico di grande rilievo – nella vecchia regione di “CIXI”, che insieme rappresentano la testimonianza di cinquemila anni di storia. “A questi “gioielli” identitari e culturali è affiancato il Museo, per la tutela e la valorizzazione dei reperti archeologici, oggetti di arte sacra, e altro. A corredo di tutta l’offerta ovviamente la manifestazione regalerà ai visitatori l’esperienza degli antichi sapori di questa terra, attraverso degustazioni e vendita diretta dei prodotti a km zero.

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