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La Cgil sarda contro il congelamento della questione energetica: “Consegnata l’isola a una condizione di incertezza e declino”

“È sconcertante e inaccettabile la prospettiva di congelare per tutto il 2023 la questione energetica consegnando il futuro del sistema economico e produttivo dell’Isola a una condizione di permanente incertezza e di possibile declino”. Lo ha detto il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante sottolineando che “il rinvio a novembre della discussione al Consiglio di Stato sul decreto energia rischia di certificare un’altra pesantissima ipoteca sul futuro del governo regionale guidato da Solinas”.

Secondo la Cgil non si può rinunciare a programmare nell’immediato interventi di politica energetica urgentissimi che di certo non possono attendere i tempi di una trattativa, oltretutto al momento inconcludente, fra Regione e Governo o quelli dei pronunciamenti dei giudici. “Solinas valuti i possibili effetti di una stasi di quasi un anno rispetto alle dinamiche delle questioni industriali ed energetiche che, nonostante tutto, procederanno”, conclude il segretario Durante invitando il presidente della Regione “a riflettere anche su una possibile ‘mossa del cavallo’ nell’interesse dei sardi”. 

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