Si è esibito recentemente nella chiesa di San Sebastiano, patrono di Arbus, il Coro
“Carrales”. L’occasione è stata offerta dai festeggiamenti per la Madonna d’Itria. La
Madonna d’Itria viene festeggiata in diversi comuni della Sardegna. Ad Arbus era la
ricorrenza più seguita sin dai primi del 1600 come risulta dai registri della parrocchia
di San Sebastiano Martire (patrono del paese) e in cui, nel 1626 fu realizzata la
nicchia dove si trova la statua lignea a lei dedicata. Ogni anno, l’ultima domenica di
maggio, ricorre la sua festività, il suo simulacro viene portato con un carro a buoi
sino alla chiesetta campestre eretta dalla confraternita nel 1600 preceduta dai
gruppi folkloristici. Il simulacro della santa viene seguito in processione dai fedeli e
da diverse traccas sarde trainate dai buoi che trasportano i fedeli e fanno la gioia
soprattutto dei bambini che sicuramente ricorderanno con piacere il breve viaggio
verso la chiesa campestre a lei dedicata. La chiesetta campestre fu edificata, come
già detto, intorno alla prima metà del 1600, la chiesetta della Beata Vergine d’Itria
ha mantenuto fino ad oggi la sia originaria struttura con un loggiato e due stanze. Ha
potuto essere conservata nel tempo grazie alle cure di una antica Confraternita, la
quale possedeva immobili e bestiame che venivano ceduti in affitto. Dai registri
amministrativi parrocchiali e della confraternita si apprende che la chiesa ha subito
più volte lavori di restauro e manutenzione, segno tangibile dell’attenzione prestata
per garantirne l’efficienza. L’organizzazione dei festeggiamenti curata fino al 2020 da
un comitato religioso è stata nuovamente affidata alla Confraternita della Madonna
d’Itria che ha visto la rinascita nel 2021.
Il coro “Carrales”, invitato dal Parroco Don Daniele Porcu, si è esibito in diversi brani
che hanno suscitato gli applausi e il grande apprezzamento degli astanti che hanno
letteralmente riempito la chiesa. In particolare in occasione del brano “Deus ti salvet
Maria” hanno coinvolto i presenti che si sono esibiti improvvisando a più voci il
brano proposto e diretto dal maestro Giuseppe Altea. Il concerto è stato presentato
dalla maestra Anna Maria Dessì che un tempo è stata anche la guida dell’attuale
direttore del coro “Carrales” Giuseppe Altea che si è sentito in dovere di ringraziarla
pubblicamente.
Su Coru Carrales
L’associazione culturale Coro “Carrales” – si legge in una brochure di presentazione –
nasce nel mese di Gennaio del 2010 in Cagliari. La determinazione nel proposito di
alcuni cultori del canto sardo, peraltro già formati in tal senso da precedenti
esperienze, di voler ulteriormente approfondire ciò che rappresenta un significativo
momento del proprio percorso culturale e musicale appare la ragione precipua della
esperienza associativa. La composizione del gruppo, a motivo della provenienza dei
coristi dalle più svariate territorialità regionali, attribuisce al Coro una vocazione a
rappresentare la Sardegna nel suo insieme. É questo forse l’elemento più singolare
che concorre a qualificare L’ associazione, che in virtù del carattere non localistico ha
la propria sede legale in Cagliari, laddove per ragioni di studio o professionali è
confluito il maggior numero dei propri componenti e dove il Coro settimanalmente
si ritrova per svolgere la preparazione vocale. Attualmente sono rappresentati i
comuni di Arbus, Bitti, Capoterra, Cuglieri, Domus de Maria, Escalaplano,
Ghilarza,Ittiri, Lanusei Nuoro, Onifai, Orani, Orune, , Perdasdefogu, Sestu, Usini,
Bergamo. Dal 2013, l’associazione si fa promotrice della rassegna denominata
“Insieme in concerto”. In questo contesto il Coro Carrales incontra altre realtà
vocali. Perla natura del progetto e per l’intrinseco valore di esso riteniamo di voler
continuare in quest’opera di ricerca e di analisi culturale, tanto da non escludere
ulteriori novità ad essa connesse. Sin dalla costituzione il Coro è diretto da Giuseppe
Altea, peraltro co-fondatore, che negli anni si è distinto quale infaticabile artefice di
ogni singola fase formativa. Il coro si è esibito anche in contesti ambientali
particolari e molto noti, come nell’area dunale di Piscinas in territorio di Arbus e
all’interno della grotta “Su Marmuri” nel comune di Ulassai.