Si inaugura a Cagliari Dialoghi di Carta, il festival letterario della Fabbrica Illuminata alla sua sesta edizione con la direzione artistica di Elena Pau e la programmazione di Rossana Copez e Giovanni Follesa.
Stasera il via alla prima di tre serate ospitate ai Giardini Pubblici fino a domenica (15 settembre) è con Giulia Martini, la prima di quattro autori della casa editrice Interno Poesia presenti al festival, che alle 18 presenta, in conversazione con Andrea Melis, la raccolta di versi dal titolo Tresor: un originale connubio tra gesto lirico e riuso programmatico della parola già detta e già scritta (col recupero dei primi documenti che attestano l’italiano antico), frutto di un ascolto, empatico e attivo, che attraversa secoli di suoni e di ritmi. L’incontro è impreziosito da una divagazione poetico-musicale a cura di OfficinAcustica, con Annalisa Mameli, voce e Corrado Aragoni, pianoforte e arrangiamenti.
Giulia Martini è nata nel 1993 a Pistoia e vive a Firenze. A giugno 2018 ha pubblicato il libro di poesie Coppie minime. Ancora per Interno Poesia, ha curato l’antologia Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90, uscita in tre volumi fra il 2019 e il 2022. Nel 2023 ha conseguito un dottorato di ricerca con una tesi intitolata L’apocalisse dialogica. Forme e funzioni degli scambi di battute nella poesia italiana del Novecento.
Parigi, 1976. Pierre Renard ha appena incassato un netto rifiuto per il suo secondo romanzo. Quella stessa sera riceve una lettera da una misteriosa “Madame”, che gli propone un accordo. Tentato dalla curiosità, accetta di scrivere dietro compenso seguendo i suggerimenti della donna, a patto di firmare ogni nuovo libro con uno pseudonimo diverso. Così inizia Il buon uso della distanza, il secondo romanzo scritto da Vito di Battista. Lo scrittore classe 1986 lo presenta alle 18.45 in dialogo con Rossana Copez e Marco Nardini.
Vito di Battista è nato in un paese d’Abruzzo a trecento gradini sul mare. Ha vissuto a Firenze, dove si è laureato in Letterature comparate scegliendo una tesi su Romain Gary, Tarjei Vesaas e J.M. Barrie. Si è poi trasferito a Bologna, dove la stessa sorte è toccata a Ted Hughes, Sylvia Plath e Hart Crane. Nel 2012, grazie a un suo racconto, è stato selezionato per il Cantiere di Scritture Giovani del Festivaletteratura di Mantova. Suoi testi sono apparsi sulla rivista letteraria «Nuovi Argomenti». Ha pubblicato i romanzi L’ultima diva dice addio e Il buon uso della distanza.
Ancora poesia con Mauro Liggi. Alle 19.30 il medico, poeta e fotografo cagliaritano presenta con Luca Masala la raccolta dal titolo Alla terra i miei occhi: un libro con prefazione di Anna Segre, di resilienza, un viaggio nella fragilità, nel lutto che non cancella la meraviglia per il mistero della vita.
Mauro Liggi ama mischiare i linguaggi come testimonia il suo primo lavoro “Finestrini al plasma”: un racconto di Cagliari vista dai finestrini del bus corredato dai versi di poesie brevi e fulminanti accompagnato da brevi poesie. È autore di numerosi progetti di stampo sociale. Nel 2021 pubblica la prima raccolta poetica Anima scalza. Le orme della poesia. Nel 2022 è uscita la raccolta dal titolo Segnali di Fumo”per Altromondo Editore. Nel maggio 2023 vince il Cologno foto Fest con il reportage Vita da Amare.
La serata si conclude alle 20.15 con una ospite d’eccezione: Piera Levi-Montalcini. La nipote del Premio Nobel per la medicina Rita Levi-Montalcini, autrice con Alberto Cappio del libro Un sogno al microscopio, dialoga con Lorella Costa per tracciare la vita e la missione dell’illustre scienziata e neurologa italiana. Lo spunto per la conversazione è il libro Elogio dell’imperfezione (Baldini e Castoldi, 2024), l’autobiografia, raccontata in prima persona, di una delle più importanti e preziose personalità scientifiche dello scorso secolo.
Piera Levi-Montalcini, ingegnere, è fondatrice e presidente dell’Associazione Levi-Montalcini. L’associazione si occupa di assistere i giovani nello scegliere con consapevolezza il lavoro per cui si sentono portati; di collegare tra loro gli enti intitolati a Rita Levi-Montalcini e di valorizzarne gli insegnamenti.
L’indomani, sabato 14 settembre, apertura di serata alle 18 con il critico letterario, consulente editoriale Francesco Napoli che, in dialogo con Andrea Melis, presenta il saggio Poeti italiani nati negli anni ’60, edito nel 2024 da Interno Poesia. Letture a cura di Lea Gramsdorff.
Si prosegue alle 18.45 con Anna Cherubini e il suo libro dal titolo Diventeremo amiche (Solferino, 2024): il racconto di due destini paralleli che si sono sfiorati, quattro decenni fa, all’ombra del Cupolone. Sono quelli di Emanuela Orlandi e dell’autrice del libro. Modera l’incontro Giovanni Follesa.
La serata prosegue alle 19.30 con il ricercatore Paolo Desogus che, in conversazione con Franca Rita Porcu, interviene sul tema Pasolini e la scoperta del’alterità.
Letteratura, teatro, musica con Giro a vuoto: stornelli intellettuali per Laura Betti, spettacolo con la regia di Marco Parodi in scena a chiusura della serata alle 20.45. Con Elena Pau, accompagnata al pianoforte dal compositore e direttore d’orchestra Alessandro Nidi.