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    Il 4 maggio la festa campestre di Sant’Antioco tra Sanluri e Villanovaforru

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    Come da tradizione, la seconda domenica dopo Pasqua si rinnova uno degli appuntamenti più sentiti della religiosità popolare del Medio Campidano: la festa in onore di Sant’Antioco, martire sulcitano, che si terrà domenica 4 maggio nella chiesetta campestre a lui dedicata, situata tra le campagne di Sanluri e Villanovaforru.

    L’evento, che da anni richiama fedeli da diversi centri del territorio, vedrà la partecipazione dei pellegrini provenienti non solo da Sanluri e Villanovaforru, ma anche da Lunamatrona, che si uniranno in cammino per raggiungere la chiesa rurale dove sarà celebrata la Santa Messa. Al termine della funzione, si terrà la tradizionale benedizione e distribuzione de “is coccoieddus de Sant’Antiogu”, i caratteristici pani votivi legati al culto del santo.

    Quest’anno, la festa si arricchisce della presenza di due realtà associative del territorio: l’Avis Comunale di Sanluri e l’Associazione Sportiva Dilettantistica Sentieri Alternativi di Lunamatrona. Il loro coinvolgimento rappresenta un importante valore aggiunto all’evento, coniugando spiritualità, memoria storica e partecipazione civica.

    Fondata nel 1993, Avis Sanluri promuove la donazione del sangue e i valori della solidarietà e dell’impegno sociale. L’associazione ha scelto di essere presente a una festa che rappresenta un forte legame tra spiritualità e identità locale.

    Sentieri Alternativi ASD, nata nel 2006, è attiva nel promuovere lo sport e le attività ricreative all’aria aperta. In occasione della festività, l’associazione ha ideato un itinerario escursionistico di circa 6 chilometri, che ripercorre l’antico tracciato usato un tempo dai fedeli per raggiungere la chiesetta in occasione della festa, come testimoniato da fonti storiche locali.

    La manifestazione, dunque, si conferma un momento di forte aggregazione per tutto il territorio, unendo fede, tradizione e riscoperta del paesaggio rurale. Un’occasione per riscoprire non solo un pezzo importante della devozione popolare sarda, ma anche il valore del cammino condiviso, fisico e spirituale.

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