“Igiene delle mani, guanti e coscienza professionale: la responsabilità oltre il contatto” è il titolo dell’incontro che si è svolto ieri al settimo piano dell’Ospedale Civile di Sassari, in occasione della Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani. Promosso dalla Direzione Medica di presidio, igiene, epidemiologia e infezioni ospedaliere dell’Aou di Sassari, l’evento ha confermato il ruolo centrale delle buone pratiche nell’ambito della prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA).
Fulcro dell’appuntamento è stato il bilancio del progetto pilota avviato nel 2024 in quattro reparti – Terapia Intensiva Neonatale, Pediatria, Traumatologia e Ortopedia, Ematologia – con un monitoraggio costante delle adesioni alle procedure igieniche. I risultati hanno evidenziato un netto miglioramento nell’applicazione corretta della tecnica di frizione igienica delle mani, confermando l’efficacia della formazione continua e della sensibilizzazione degli operatori.
«L’igiene delle mani e l’uso consapevole dei guanti sono gesti quotidiani, ma di fondamentale responsabilità professionale – ha spiegato il professor Paolo Castiglia, direttore della Direzione Medica –. In Italia, tra il 5% e l’8% dei pazienti ricoverati è colpito da infezioni correlate all’assistenza, ma fino al 50% di queste potrebbe essere evitato con una corretta igiene delle mani».
Il messaggio della campagna 2025 – “Guanti, a volte. Igiene delle mani, sempre” – ha ispirato tutte le attività in programma, inclusa l’apertura al territorio. A partire da maggio, il Gruppo di Lavoro Igiene Mani del CICA terrà due incontri educativi rivolti agli studenti e agli insegnanti della scuola primaria e secondaria di Monte Rosello Alto, per diffondere la cultura della prevenzione anche tra i più giovani.
«Con queste iniziative vogliamo rafforzare il legame tra ospedale e comunità – hanno affermato le dottoresse Maria Grazia Deriu, Serena Soddu e Antonella Arghittu –. La consapevolezza nasce dall’informazione: anche un gesto semplice può avere un grande impatto sulla salute collettiva». All’incontro sono intervenute anche le dottoresse Luana Azara e Arcadia Del Rio, che hanno presentato i dati sul consumo di soluzione idroalcolica e guanti nell’Aou.
La giornata si è arricchita anche sul piano artistico, con l’inaugurazione di una mostra fotografica allestita presso gli ingressi di Palazzo Clemente e del Santissima Annunziata. Realizzata in collaborazione con la struttura di Comunicazione, diretta dalla dottoressa Marina Iole Crasti, l’esposizione ha raccontato in immagini la quotidianità dei gesti di cura in corsia, con cinque scatti per ciascuno dei reparti coinvolti nel progetto.
A chiudere l’evento, la premiazione del contest fotografico dedicato ai reparti e ai servizi ambulatoriali dell’Aou. Il premio, assegnato in base ai voti ricevuti su Instagram, è andato al reparto di Clinica Neurologica, che ha ricevuto in dono orologi da camice studiati per minimizzare i rischi di contaminazione, unendo estetica e sicurezza.