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    Genuri riaccende la storia: il Nuraghe San Marco riapre ai visitatori

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    Dopo un importante intervento di recupero e valorizzazione, il Nuraghe San Marco di Genuri, finalmente fruibile, riapre ufficialmente al pubblico. I lavori di ristrutturazione, recentemente conclusi grazie al contributo di fondi europei e a quelli del bilancio comunale, hanno restituito alla comunità un prezioso monumento archeologico, simbolo dell’identità millenaria della Marmilla. Il sito, immerso in un contesto naturalistico e storico di grande fascino, rappresenta una delle testimonianze più significative dell’età nuragica nel territorio.

    Il prossimo 31 maggio 2025, alle ore 20:00, Genuri celebrerà la riapertura del Nuraghe San Marco con l’evento “Luci sul Nuraghe”: una serata speciale tra cultura, musica e gastronomia, parte del circuito regionale di Monumenti Aperti e anticipo della tappa genurese di Primavera in Marmilla, prevista per il giorno successivo.

    La serata si aprirà con l’intervento della Dott.ssa Gianfranca Salis, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che introdurrà il valore storico del sito. Seguirà una visita guidata notturna al nuraghe, immerso in un’atmosfera suggestiva creata da un sapiente gioco di luci, studiato per valorizzarne l’architettura.

    L’esperienza sarà arricchita da un’apericena conviviale e da un momento di intrattenimento musicale nella Piazza Milite Ignoto, con l’esibizione del musicista Mattia Mura.

    Il Sindaco Sandro Branca invita cittadini e visitatori a partecipare numerosi:
    “La riapertura notturna del 31 maggio coincide con la tappa del 1° giugno di Primavera in Marmilla, con la XXIII Sagra del Pani Casu e Binu a Rasu. La Marmilla ha un’identità forte e condivisa, ma ogni paese ha la sua anima, le sue tradizioni e le sue peculiarità. Venite a Genuri domenica: vi aspettiamo per farvele scoprire da vicino, e il Nuraghe San Marco sarà una di queste e sarà in occasione del 1^ giugno visitabile gratuitamente”.

    Un’occasione per vivere il patrimonio archeologico della Marmilla in una veste nuova, tra identità locale, valorizzazione culturale e convivialità.

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