La Sardegna è protagonista all’Esposizione Universale di Osaka 2025, portando in vetrina il suo ricco patrimonio culturale materiale e immateriale. L’isola si presenta al pubblico internazionale con alcuni dei suoi simboli più identitari: le celebri pietre sonore dello scultore Pinuccio Sciola, la musica di tradizione orale con il canto a tenore e le launeddas, le maschere del carnevale di Ottana, i fili e gli intrecci poetici di Maria Lai e le domus de janas, attualmente candidate all’inserimento nelle liste del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
«L’Expo di Osaka, ospitando migliaia di persone provenienti da tanti Paesi del mondo, è il luogo ideale per intraprendere scambi culturali, scientifici e tecnologici», spiega l’assessora dei Beni Culturali, Ilaria Portas. «Si tratta di un’occasione imperdibile per promuovere il patrimonio culturale, materiale e immateriale, della Sardegna. La nostra delegazione è andata in Giappone con l’obiettivo di far conoscere nel mondo la nostra Isola nei suoi aspetti più autentici. In questo ci aiutano tanto le varie forme d’arte e i vari modi di raccontare la nostra regione: le parole e le immagini possono viaggiare in tutto il mondo».
Cuore dell’allestimento sardo è l’installazione “La voce della pietra. La voce dell’uomo”, visitabile fino al 28 giugno nel padiglione Italia, che propone un viaggio immersivo nell’universo di Pinuccio Sciola. Alcune delle sue opere più significative vengono presentate attraverso suoni evocativi che si fondono con il canto a tenore, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’Umanità.
Due eventi artistici celebrano il dialogo tra pietra e musica. Il 27 giugno la performance “Rooms to explore” unirà il suono delle pietre sonore a quello del pianoforte. Il giorno seguente, il 28, sarà la figlia dell’artista, Maria Sciola, a ricordarne la figura, seguita dalla proiezione del film Born of Stone e da una nuova performance in cui le pietre saranno accompagnate da un quartetto d’archi.
Per valorizzare ulteriormente il patrimonio musicale dell’Isola, è previsto anche l’evento “Canto a tenore e launeddas. Musiche di tradizione orale in Sardegna”, che offrirà ai visitatori un’immersione nelle sonorità antiche e autentiche dell’isola.
Il 28 giugno, nel pomeriggio, si terrà inoltre una conferenza dedicata alla candidatura della Preistoria della Sardegna e delle domus de janas come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. A seguire, l’appuntamento “Maria Lai. Un filo sulla mappa del mondo” renderà omaggio all’artista di Ulassai, sottolineando il valore universale della sua poetica.
«Oggi le Pietre sonore di Pinuccio Sciola stanno incantando milioni di visitatori e portano dall’altra parte del pianeta la voce della Sardegna, insieme all’opera e al pensiero di Maria Lai, un’altra fondamentale artista del Novecento capace di esprimersi in maniera originale e allo stesso tempo parlare una lingua comprensibile a tutti e tutte», ha aggiunto Ilaria Portas.
Lo stand Sardegna ospita numerose collaborazioni e momenti di approfondimento. Di particolare rilievo è la presenza della Fondazione Monte Prama, che affianca la Regione Sardegna nella valorizzazione del patrimonio archeologico, storico e artistico dell’isola.