La cultura e la tradizione sarda tornano protagoniste stasera, alle ore 19, a Sa Dom’e Farra, storica casa della tradizione quartese, con un evento che unisce musica, storia e letteratura nel segno della Sardegna più autentica. L’occasione è duplice: da un lato il nuovo appuntamento con la rassegna ViaConvento Estate, dall’altro l’apertura ufficiale della 40ª edizione del Festival Internazionale del Folklore Sciampitta 2025.
La serata, organizzata in collaborazione con l’Associazione Città di Quartu 1928, è intitolata “Il Canto Sardo nella Storia dell’Isola” e offrirà al pubblico un viaggio affascinante nella musica tradizionale isolana attraverso la presentazione di due importanti volumi.
Ad aprire l’incontro sarà la presentazione del libro “Canti popolari sardi raccolti a Nuoro” di Egidio Bellorini, filologo milanese vissuto in Sardegna tra il 1888 e il 1896, che con il suo lavoro ha lasciato una testimonianza preziosa della cultura orale dell’epoca. Il volume, promosso con il supporto di Elena Ledda Vox e dell’Associazione Incontri Musicali, raccoglie oltre 700 componimenti popolari – mutos, battorinas, canthoneddas – tratti direttamente dalla voce del popolo, in particolare dalle donne, e analizzati linguisticamente e culturalmente. Il contributo critico sarà affidato a Roberto Milleddu, musicologo e figura di spicco nella riscoperta dell’arte organaria sarda.
Seguirà la presentazione del libro “Cagliari in coro” di Maria Grazia Batzella, che dialogherà con Myriam Quaquero. L’opera ricostruisce un secolo di storia della coralità nel capoluogo, dai primi cori lirici ai gruppi musicali del dopoguerra, passando per il periodo fascista, quando il canto venne usato come strumento di propaganda. L’autrice, medico e musicista, racconta un percorso personale e collettivo che fonde ricerca accademica e passione artistica, culminato con gli studi in etnomusicologia e una tesi su Luigi Rachel, figura chiave della coralità cagliaritana.