Muravera si mobilita per salvaguardare il futuro dell’ospedale San Marcellino. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un documento programmatico che chiede il potenziamento del presidio sanitario, considerato strategico per l’intero territorio del Sarrabus-Gerrei. Un’iniziativa condivisa da maggioranza e opposizione, che ora sarà sottoposta all’attenzione degli altri Comuni della zona, con l’obiettivo di costruire una posizione unitaria da presentare alla Regione Sardegna.
Il San Marcellino rappresenta l’unico punto di riferimento sanitario per circa 40 mila residenti, distribuiti in un’area collinare e montana con infrastrutture viarie complesse. I tempi di percorrenza per raggiungere l’ospedale di primo livello più vicino, a Cagliari, superano spesso i 60 minuti. A ciò si aggiungono i flussi turistici estivi che interessano in particolare i comuni costieri di Villasimius, Muravera e Castiadas, che da soli registrano oltre 1,9 milioni di presenze ogni anno.
Il documento approvato denuncia una situazione di criticità strutturale, aggravata da carenze croniche di personale medico, infermieristico e tecnico. A preoccupare in particolare è il Pronto Soccorso, dove si chiede l’immediata stabilizzazione di almeno due medici per turno e la presenza continuativa di rianimatore e radiologo. Tra le priorità indicate anche il potenziamento del laboratorio analisi, il rafforzamento del reparto di medicina e la riattivazione della chirurgia, con l’impiego dei nuovi blocchi operatori, finora sottoutilizzati.
Il piano prevede inoltre l’assunzione di un ortopedico, il potenziamento della cardiologia anche nei fine settimana, il rafforzamento del servizio di oncologia, l’istituzione di un Team Met per le emergenze intraospedaliere e il ripristino della pista di elisoccorso, oggi in stato di abbandono.
L’amministrazione comunale chiede alla Regione di attivare con urgenza le risorse già previste dalla delibera 38/47 del 2023 per gli ospedali di zona disagiata, sollecitando anche un ulteriore stanziamento straordinario.
I consiglieri comunali, firmatari del documento, sottolineano come l’attuale fragilità del San Marcellino non possa più essere affrontata con misure ordinarie. “Le distanze, la dispersione della popolazione, i picchi stagionali e le difficoltà di accesso ai servizi rendono il potenziamento dell’ospedale non solo necessario, ma improcrastinabile”, si legge nel testo. Ora la parola passa agli altri Comuni del territorio, chiamati a fare fronte comune per una battaglia che riguarda la salute di un intero comprensorio.