Il Cagliari porta a casa con le unghie e con i denti un punto dalla trasferta di Verona terminata 2-2. Un pareggio “folle”, arrivato in pieno recupero dopo che i rossoblù erano sotto di due gol fino al 77’, ma soprattutto dopo una partita controllata per lunghi tratti dai padroni di casa e caratterizzata da alcuni errori da parte degli ospiti.
Partenza promettente
Ci sono state più partite all’interno di una sola partita. Prima un buon Cagliari, che parte bene con una formazione rivoluzionata: Pisacane sorprende lasciando in panchina Luperto, Adopo ed Esposito, con Liteta e Idrissi in campo dal 1’. I sardi nella prima fase si rendono pericolosi dalle parti di Montipò con Borrelli e Gaetano che sfiorano rispettivamente traversa e palo.
Doppio Verona
Poi il guizzo del Verona, che passa al 23’ con Gagliardini, al primo gol in maglia gialloblù, e dà avvio al dominio degli scaligeri. C’è anche la partita del solito Caprile, il “portiere che porta punti”, che al 34’ in pochi secondi respinge gli assalti di Serdar (palla deviata sulla traversa) e Orban (paratona su colpo di testa ravvicinato), e si ripete alla grande a inizio ripresa su Giovane, tenendo a galla i rossoblù.
Gli uomini di Pisacane sembrano sprofondare quando, dopo due terzi di gara, si trovano sotto di due gol, colpiti da Orban, servito da Giovane al suo secondo assist di giornata. E Caprile deve intervenire ancora una volta, seppur con una parata “ordinaria”, su Valentini.
Reazione rossoblù
La vera partita del Cagliari inizia al 77’, quando Idrissi, servito da Obert, segna il suo primo gol in Serie A con un gran sinistro sotto la traversa e dimezza lo svantaggio. Ma il controllo del Verona, che impedisce agli ospiti di ideare nuove sortite offensive, sembra lasciare intendere che sia un’impresa quasi impossibile strappare anche solo un punto nella città di Romeo e Giulietta.
Eppure Pisacane e i suoi, in una giornata tutt’altro che eccezionale, hanno il merito di crederci fino in fondo, e il gran gol di Felici al 92’ è un premio – forse non giusto, ma prezioso – per una squadra che è riuscita a trarre il meglio, aiutata anche dalla buona sorte, dalle due trasferte di Udine e Verona.
Carattere e cambi “Felici”
Per il Cagliari, dunque, sono da sottolineare la gestione dei cambi, con l’ingresso di Felici che si è riscattato dopo l’errore contro il Bologna, e il grande carattere nell’ultima fase della partita. Come ha sottolineato Elia Caprile: «Abbiamo ripreso una gara che si era messa male, questo ci deve fare capire che con l’atteggiamento giusto possiamo fare bene». Parole che si aggiungono a quelle di Mister Pisacane: «Sono contento della reazione avuta dalla squadra, siamo venuti qui a fare una partita di grande personalità e coraggio con palleggio, nonostante un undici iniziale molto giovane».
Il pareggio di Verona è da prendere a piene mani soprattutto perché può avere un effetto positivo sulla squadra. Il primo banco di prova sarà giovedì (ore 18.30), quando alla Unipol Domus ci sarà un altro scontro diretto, stavolta contro il Sassuolo di mister Grosso che in questo momento ha 10 punti, uno più del Cagliari.






