Record di ingressi ai musei di Escolca in occasione della festa del pane e dell’olio.
Circa 2.000 visitatori hanno potuto ammirare le esposizioni permanenti e temporanee che sono il risultato di un lavoro di recupero di una collezione formata grazie alla comunità locale: la maggior parte dei pezzi sono stati donati e prestati dalle famiglie del paese “con grande senso civico” racconta Federico Porcedda, Coordinatore del progetto di sviluppo culturale e turistico del piccolo centro del Sarcidano.
Il sistema museale locale comprende due musei etnografici: Casa Pillattus, dove sono stati ricostruiti gli antichi spazi della tipica casa della tradizione agropastorale locale; Casa Seu, dove sono presenti due mostre: la prima permanente e dedicata alla festa di San Simone e una temporanea, dedicata al mestiere del falegname, dove per l’occasione sono stati esposti una serie di oggetti antichi che ripropongono le varie fasi di lavorazione del legno. Infine il sistema culturale chiude con la chiesa e il villaggio di San Simone.
Ieri il sistema museale e tutta la comunità hanno permesso di ricreare, insieme a tutto il territorio, storie, tradizioni e azioni uniche nel suo genere.
“Il progetto di sviluppo turistico culturale che si sta portando avanti nel territorio di Escolca”, dice Eugenio Lai, Sindaco di Escolca “ha una visione a lungo termine, e intende portare avanti attività di sviluppo della comunità locale, prevedendo una serie di iniziative legate a cultura, turismo, sviluppo sostenibile e networking, con il fine ultimo di creare un percorso sinergico e innovativo, contrastando lo spopolamento e valorizzando i piccoli centri della Sardegna centrale, attraverso attrattori materiali e immateriali”.
Escolca è un paese noto per le coltivazioni a carattere cerealicolo e olivicolo, che vengono favorite dal clima temperato di cui gode il paese. L’olivicoltura, in particolare, rappresenta per gli escolchesi il fiore all’occhiello della tradizione agricola, con gli oliveti che passano di padre in figlio fin dai tempi remoti. La varietà autoctona più diffusa e pregiata è la Mallocria, da cui proviene un olio di qualità così elevata da essere commercializzato in tutta la Sardegna e all’estero come prodotto tipico di qualità superiore.
Il sistema museale è aperto tutti i giorni, dal martedì alla domenica, e presenta una ricca offerta culturale: laboratori didattici, esperienze, noleggio di bici, escursioni.
Il progetto di rilancio, attraverso manifestazioni come quella della festa dell’olio e del sistema museale locale, rientra tra le attività di sviluppo locale del territorio e prevede una serie di iniziative legate a cultura, turismo, sviluppo sostenibile e networking, con il fine ultimo di creare una vetrina, contrastando lo spopolamento e valorizzando i piccoli centri della Sardegna centrale. Tutte le informazioni sono presenti sui social network – Visit Escolca e nel sito web dedicato.
La manifestazione della Sagra dell’Olio e dei Cereali è stata finanziata dalla Fondazione di Sardegna, dal Comune di Escolca e dalla Pro Loco.