Si è celebrato a Cagliari il 209° anniversario di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri che da oltre due secoli, subentrando al Corpo dei “Cacciatori Reali” in Sardegna, divennero protagonisti della storia dell’isola, rimanendo apparentemente immutati nella loro natura, ma dimostrando invece la capacità di adeguarsi al continuo mutare della società e delle condizioni storiche, così da poter sempre affrontare efficacemente, grazie alla solidità della struttura militare, le nuove richieste di sicurezza di volta in volta emergenti.
L’annuale di Fondazione infatti, come ogni anno, rappresenta l’occasione per illustrare l’attività operativa svolta e sottolineare l’impegno profuso da tutti i militari durante l’anno trascorso. Vuole anche costituire un momento di incontro fra Arma, Autorità e società civile, tale da consolidare il tradizionale legame di affettuosa vicinanza fra Carabinieri e cittadini, vale a dire quella prossimità, quella funzione di vicinanza e rassicurazione sociale.
Nel corso della cerimonia è stata anche ricordato l’80° anniversario della Guerra di Liberazione, durante la quale i Carabinieri pagarono un altissimo tributo di sangue con oltre 2.700 caduti, 6.500 feriti e più di 5.000 deportati, citando in modo particolare il martirio del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, il quale sacrificò la propria vita per salvare quella di 24 ostaggi innocenti dei nazisti.
Il Comandante della Legione ha fatto anche riferimento alla tragica alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna,
per esprimere il cordoglio e la solidarietà alle vittime e a tutte le persone colpite dalla calamità, sottolineando l’incessante lavoro svolto da tutte le Istituzioni per soccorrere e sostenere le comunità di quel territorio.
Come ha sottolineato nel proprio intervento il Generale Francesco Gargaro, Comandante della Legione: “significative sono state le 350.000 chiamate, quasi 1000 al giorno, pervenute nel 2022 alle Centrali Operative distribuite su tutto il territorio regionale, attraverso il numero di pronto intervento “112”, cui sono seguiti interventi operativi, di soccorso e assistenza. Nell’anno trascorso, tutte le componenti dell’Arma hanno deferito in stato di libertà circa 11.000 persone e ne hanno tratto in arresto oltre 1160, perseguendo 33.500 reati, che corrispondono quasi all’80% di quelli complessivamente verificatisi. A ciò si aggiunga il rinvenimento e il sequestro di 30 tonnellate di sostanze stupefacenti di vario genere, tra cui 35.000 piante di cannabis, oltre al controllo di circa 610.000 persone e 440.000 veicoli da parte delle 180.000 pattuglie impiegate nell’intero territorio regionale, in piena sinergia con le altre Istituzioni, Forze Armate e di Polizia.
Nel corso della cerimonia, che si è tenuta presso la caserma “M.O.V.M. Enrico Zuddas”, sede del Comando Legione Carabinieri Sardegna, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della Regione, è stata altresì deposta una corona d’alloro al monumento ai caduti dell’Arma di ogni tempo e, come di consueto, il Comandante di Legione ha tenuto il proprio discorso, nel quale ha dato conto dei significativi risultati operativi conseguiti.
Questi elementi di fatto rappresentano la concreta testimonianza degli sforzi profusi dai militari dell’Arma in ogni parte del territorio sardo, attraverso le 270 Stazioni distribuite in quasi tutti i Comuni dell’isola, espressione della tradizionale e capillare presenza dei Carabinieri come presidio dello Stato, anche nelle località più remote e meno conosciute, garanzia di prossimità e rassicurazione sociale.
Nel corso della cerimonia sono stati premiati 45 militari per attività distinte che hanno consentito di:
sgominare 2 diverse organizzazioni criminali finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti e al riciclaggio dei proventi di tali attività illecite, operanti fra Sardegna, Piemonte, Lombardia, Toscana e Lazio, e contestualmente sequestrare ingenti quantitativi di droga, nonché beni immobili, mobili, denaro contante e preziosi per oltre 3 milioni di euro;
arrestare l’autore di un efferato omicidio commesso in Ogliastra, poi condannato all’ergastolo, grazie al prezioso ausilio del RIS di Cagliari;
salvare a Gonnesa un giovane che aveva posto in essere un disperato gesto anticonservativo, che veniva strappato alla furia delle onde da un militare che non esitava a gettarsi in mare fra forti correnti e vortici;
trarre in salvo a Palau un giovane che si era gettato in mare con uno zaino carico di sassi, raggiungendo l’uomo in profondità, liberandolo dalla zavorra e trasportandolo a riva;
localizzare e arrestare un pericoloso latitante di spicco del banditismo sardo, inserito nel Programma speciale di ricerca dal luglio 2020;
affrontare in territorio di Giave un gruppo di pericolosi malviventi che aveva assaltato un furgone portavalori e ferito due guardie giurate, replicando al fuoco con le armi d’ordinanza e costringendo così i rapinatori a fuggire e rinunciare a parte cospicua del bottino;
intervenire a Bitti in un’abitazione interessata da un incendio, traendo in salvo una persona anziana, trovata a terra priva di sensi, tra fiamme e denso fumo;
salvare da morte certa a Guspini un uomo che aveva tentato il suicidio per impiccamento, coordinando prontamente dalla centrale operativa di Villacidro l’intervento della pattuglia intervenuta.
Il Comandante della Legione ha, altresì, conferito alla Stazione di Silanus (NU) il proprio encomio per la costante ed efficace attività in servizio, connotata da spirito d’iniziativa, radicata coesione e spiccata sagacia, che ha consentito di arrestare 19 persone e deferirne in stato di libertà altre 15 per traffico di stupefacenti.