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    SULEMANA ILLUDE, POI IL TRACOLLO: FROSINONE-CAGLIARI 3-1

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    Far risvegliare i morti. Una frase fatta che può essere associata alla prestazione del Cagliari contro il Frosinone in terra ciociara, visto che i giallazzurri vincono dopo sette giornate di astinenza, in questo lasso di tempo avevano conquistato un solo punto e venivano da cinque sconfitte consecutive.

    E dire che il Cagliari parte bene, con un assetto che in parte ricalca quello visto col Bologna a partire dal 15’, con la sola variazione di Azzi al posto di Augello sulla corsia mancina. Dopo la grande occasione di Cheddira sventata da Scuffet che vola per deviare in angolo la sfera, ecco infatti il vantaggio rossoblù con Sulemana che raccoglie in area un traversone di Azzi toccato da Okoli (su cui fa un gran lavoro Petagna) e con un piatto destro infila Turati. È un Cagliari ben messo in campo, che neutralizza le iniziative del Frosinone e va in sofferenza solo negli ultimi minuti della prima frazione quando prima Cheddira impegna Scuffet, poi Soulé calcia fuori e infine Barrenechea arriva al gol del pareggio, annullato dal VAR per un fallo di Brescianini su Dossena.

    Sarà un po’ per il primo tempo così così, chiuso per giunta in svantaggio, sarà un po’ per la rabbia accumulata nel finale della gara d’andata, in cui il Cagliari vanificò il triplo vantaggio dei Leoni con una rimonta epica, ma il Frosinone affronta la seconda frazione con un altro piglio ed è spesso pericoloso sottoporta. Dal canto suo, il Cagliari non fa nulla per opporsi a tanta verve agonistica e soccombe senza quasi mai reagire. Prima Mazzitelli punisce i sardi che hanno abbassato troppo il proprio baricentro segnando di testa il gol del pareggio. Poi Soulé, già autore di una doppietta nella gara d’andata e a questo punto bestia nera del Cagliari, disegna una traiettoria magica con una punizione di sinistro dal limite e infila per la seconda volta Scuffet. Poco prima del 90’ Dossena ha addirittura l’occasione per pareggiare ma l’estremo difensore avversario Turati compie un miracolo. Stessa sorte per Pavoletti che ci prova nel recupero da distanza molto ravvicinata. Francamente, valutata nel complesso la prestazione del Cagliari, il pareggio sarebbe stato un risultato bugiardo. Non si può vivere di sole rimonte e non sempre gli assalti finali danno i frutti sperati. In ogni caso, prima del triplice fischio arriva la sentenza finale di Kajo Jorge che mette a tacere tutti e fissa il punteggio sul 3-1.

    Analizzando i migliori e i peggiori della gara, bene Scuffet che in un paio di circostanze limita i danni, mentre Dossena è stranamente al di sotto del suo standard ed è protagonista in negativo nell’azione del pareggio e in occasione del fallo che causa la punizione poi tramutata in gol da Soulé. Deludente anche la prova di Prati.

    Ranieri, che non incide coi cambi e nel secondo tempo non riesce a dare una sterzata, a fine partita si rammarica per le assenze: «Nel secondo tempo siamo andati in difficoltà anche a causa delle assenze di Oristanio e Luvumbo che potevano agire negli spazi. Con loro in campo, il Frosinone avrebbe giocato meno serenamente». Uno sguardo, poi alla lotta per non retrocedere: «Peccato perché un pareggio ci avrebbe mantenuto più vivi. Siamo tutti a pochi punti di distanza, non dobbiamo mollare per non essere risucchiati. Saremo in corsa fino all’ultima giornata, alleno ragazzi volenterosi che hanno fame e ce la metteranno tutta».

    Il Cagliari rimane a 18 punti, pari all’Udinese, a una sola lunghezza dalla terzultima piazza che porta in Serie B. I rossoblù hanno l’occasione di costruire la propria salvezza accumulando punti soprattutto tra le mura amiche. Ancora tanti gli scontri diretti alla Domus con le dirette concorrenti per la salvezza e con squadre sulla carta abbordabili, o quantomeno non impossibili. A partire da venerdì sera, quando a Cagliari (ore 20.45) sarà di scena il Torino di Ivan Juric.

    Luca Pes

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